Il Mendrisiotto, Ottobre 2023
La composizione è avvenuta tra il 2020 e il 2021, con la previsione di una prima assoluta per il 2023. Il processo creativo è stato molto elaborato e complesso, poiché è stato necessario comprimere due volumi di romanzi, eliminando molte sezioni pur mantenendo intatti i punti principali della trama. La forma musicale che ne è emersa è stata quella del singspiel, ovvero di quel genere operistico fatto di numeri chiusi cantati (arie e duetti), alcuni recitativi accompagnati e diverse sezioni recitate.
Nella composizione, Trachsel ha voluto sottolineare il legame con il territorio di Mendrisio connotando anche acusticamente i brani, e si è dunque ispirato a diverse melodie e segnali acustici che costellano il paesaggio sonoro della tradizione folkloristica sacra del luogo, citando ad esempio momenti musicali tipici della Settimana Santa di Mendrisio, le cui processioni e momenti rituali sono patrimonio Unesco.
L’Informatore, 22 settembre 2023
Chiudiamo gli occhi e immaginiamo un’orchestra composta da 93 elementi ed un coro di 80 cantanti disposti su tre livelli posizionati sulla scena a far da schermo umano ai giochi di luce che saranno proiettati durante l’opera lirica «Maddalena» con l’intento filosofico di far passare un messaggio al pubblico: Maddalena giudicata da tutti nella sua storia sensuale e violenta.
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«Dopo tre anni di gestazione – ha commentato Carlo Balmelli – iniziare a sentire le note è stata una grande emo-zione. Assemblare a poco a poco orchestra, coro e solisti, un cast di professionisti che si esibiscono in tutto il mondo».
Trachsel è stato scelto come il perfetto traduttore in musica in quanto svizzero e già insignito di premi e riconoscimenti internazionali e soprattutto esponente di uno stile compositivo aderente perfettamente al soggetto di un’opera drammatica come Maddalena.
LaRegione, 21 settembre 2023
Daniela Carugati
Il melodramma italiano ha da sempre le sue eroine. Oggi anche il Ticino possiede la sua. Accanto a Mimì, Violetta, Aida e Tosca in futuro potremo annoverare pure il nome di «Maddalena». A lei è intitolata, infatti, la prima opera lirica che affonda le radici nella tradizione storica e culturale del Cantone passati molti anni, e che per questo vuole essere popolare.
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«Vogliamo far arrivare questo progetto a quante più persone possibili. Dunque non pensiamo solo al pubblico che di solito va all’opera, bensì a quello che una volta nella vita ha desiderato di vedere un’opera, ma non ha avuto il coraggio di staccare il biglietto o di avvicinarsi ai templi della lirica. Di conseguenza ci aspettiamo persone curiose di opera». Una platea che si spera partecipe.
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Il progetto è ambizioso. «Non sono pochi – ammette Bullani – i problemi del progetto, temerario per molti aspetti e impegnativo da ogni profilo – anche finanziario, metterlo in scena costa poco meno di un milione di franchi, ndr –, costruito sulla base di una associazione di volontariato». Associazione che ha trovato l’appoggio di istituzioni pubbliche e realtà imprenditoriali.
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A questo punto occorre catturare il pubblico. E lo si farà utilizzando tutti i canali a disposizione. «In effetti – conferma Valentina Anzani – vogliamo avvicinarlo all’opera, attraverso modalità tradizionali come tramite la tecnologia. Oltre al portale dedicato, sono a disposizione due podcast, reperibili sulle piattaforme principali, e una applicazione mobile che darà la possibilità di seguire la sottotitolazione dell’opera sul cellulare. Non solo, Maddalena è anche la prima produzione operistica svizzera a essere presente su OperaMeet, il primo social network dedicato all’opera». Inutile dire che ci si aspetta un «sold out», quindi il teatro pieno nei suoi mille posti a sedere tutte e tre le sere. Ma la maggiore aspirazione dei «padri» di questa opera lirica è l’interessamento dei ticinesi. Anche perché, rivela Bullani, a oggi, le prenotazioni provengono prevalentemente dalla Svizzera interna. «Come dobbiamo leggere, mi chiedo, questo fenomeno?». E non è detto che Maddalena non vada anche in tournée.
Unisono, Settembre 2023
Intervista a Thomas Trachsel e Carlo Balmelli, Lara Bergliaffa
«Non ho introdotto innovazioni. Certo, ci sono arie e recitativi, ma anche alcuni passaggi senza musica, basati solo sul teatro. Fondamentalmente, l’opera è concepita sull’utilizzo di leitmotiv; questi non sono però tanto legati ai personaggi in quanto tali, quanto basati sulle emozioni che questi provano e sulla loro interazione».
Corriere del Ticino, 21 settembre 2023
Michele Castiglioni
«Maddalena» rappresenta un atto d’amore per il Ticino […] uno degli eventi culturali più importanti realizzati in Ticino in questo 2023.
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La narrazione coinvolge una pletora di personaggi che si muovono tra Milano e un Ticino seicentesco intenso e sanguigno e al contempo poetico e sorprendente lungo il solco di una storia tracciata tra realtà e magia, con un sottofondo noir.
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Un progetto che rappresenta un unicum per il nostro Cantone da molti punti di vista. Anzitutto l’opera costituisce un prodotto artistico tutto ticinese in ambito operistico; inoltre è anche la prima opera scritta per un’orchestra di soli fiati […] composta dal solettese Thomas Trachsel, tra i pochi «specialisti» di scrittura per soli fiati, nonché affine agli intenti di larga fruizione dello spettacolo, grazie al suo stile epicamente melodico, tra il postromantico e la musica da film.
L’Informatore, 15 settembre 2023
Gianni Ballabio
Il personaggio di «Maddalena» lega storia e vicende dei due romanzi, dove l’epico e il sensuale si accompagnano in un simbolico intreccio, avente quale sfondo il duro destino di giovani donne, fatte rapire da un oscuro personaggio, negromante e assassino.
È il leggendario Mago di Cantone, con il suo castello alle pendici del Monte San Giorgio. Approfitta delle rapite per poi ucciderle. La violenza sulle donne, a tratti purtroppo ancora attuale, attraversa i secoli ed è ben rilevabile anche in opere letterarie di alto livello, come Lucia rapita dall’Innominato nel manzoniano «I promessi sposi»; la zingara Esmeralda in «Notre Dame» di Victor Hugo; la semplice ragazza condannata al rogo ne «Il nome della rosa» di Umberto Eco, tanto per citare alcuni esempi. Violenze e condanne tremende, come quelle per presunta stregoneria, hanno oppresso nei secoli le donne, sovente destinate al rogo, come Giovanna D’Arco.
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La Banda ci insegna che il vivere sociale vero dovrebbe essere fusione armonica, amichevole, reciprocamente accogliente. Sovente però Nazioni e persone sono alunni svogliati e disattenti di fronte a questi esempi, come pure verso la grande «magistra vitae» che è la storia.
Unisono, luglio 2023
Intervista a Carlo Balmelli, Lara Bergliaffa
«A novembre, insieme alla Civica Filarmonica di Mendrisio, presenterò al pubblico ‘Maddalena’, la prima opera lirica scritta per orchestra di fiati, perlomeno per quanto ho potuto stabilire. Esistono certamente molti arrangiamenti del repertorio lirico, ma non un’opera originale per questo organico».
L’Informatore, 26 maggio 2023
Maddalena la prima opera lirica per soli fiati
Un’opera lirica che rappresenti le radici storico-culturali del Ticino e composta – novità assoluta – per orchestra di soli fiati ora c’è. […] Un progetto che corona il sogno di una trilogia. Ha dichiarato l’ideatore Bullani: «Con Carlo Balmelli, direttore d’orchestra della Civica Filarmonica di Mendrisio e Rodolfo Bernasconi, regista, abbiamo realizzato gli allestimenti nel 2003 e nel 2007 di Sacra terra del Ticino di Guido Mantegazzi e Guglielmo Tell di Rossini. Ecco che per proseguire in questo fil rouge, abbiamo trovato intriganti i due romanzi di Silini e l’idea di creare una storia nostra in testo e in musica si è realizzata. Ne parlammo in modo accalorato con l’autore e le 900 pagine e più delle sue due opere sono state ridotte in 30-40 pagine nel Libretto del compositore Thomas Trachsel a cui è stata affidata l’opera musicale».
tio.ch, 24 maggio 2023
Fabio Caironi
«Maddalena», l’opera lirica ticinese che parla di redenzione
«Maddalena» è un’opera legata a doppio filo con il territorio ticinese: i luoghi dove è stata ambientata l’azione sono il Canton Ticino (specialmente il Mendrisiotto) ma anche Como e Milano. La trama si sviluppa tra rapimenti di ragazze, Inquisizione, boschi infestati da briganti.
La Regione, 24 maggio 2023
Beppe Donadio
«Maddalena», un’ode alla forza delle donne
Un Premio svizzero di musica dirige un’opera lirica composta per orchestra di soli fiati. Al centro, una leggenda e la sua eroina.
Corriere del Ticino, 23 maggio 2023
Lidia Travaini
Il Mendrisiotto sale sul palco e si trasforma in opera lirica
Una leggenda intrinsecamente momò, una donna coraggiosa, due romanzi storici e altrettante formazioni musicali, tre amici e cinque cantanti, ma anche tanto lavoro, hanno portato alla nascita dello spettacolo «Maddalena».
L’aver trovato la storia attorno a cui imbastire un’opera lirica non ha però fatto diventare meno tortuosa strada verso la concretizzazione del progetto. Gli ostacoli da superare sono stati molteplici. Primo tra tutti una certa reticenza iniziale da parte di Silini. Sentimento che ha ammesso lui stesso: «Trovavo difficile immaginare la trasposizione dei libri in un’opera lirica. Ma poi – ha ammesso – mi è stato teso un amichevole agguato attorno a un tavolo e di fronte una fondue chinoise e mi sono convinto». Una scelta, questa, di cui Silini non si pente nemmeno un po’.